Studenti ed adolescenti
"Il buono è meglio dell’ottimo"
Gli strascichi della pandemia COVID e i cambiamenti rapidi della nostra società possono essere percepiti dai più giovani come incomprensibili, confusivi, destabilizzanti. Questo è sicuramente più vero per alcuni individui o gruppi sociali che oggi, secondo le ricerche, appaiono più fragili. Sono in aumento i casi di dipendenze, i disturbi alimentari, gli stati depressivi e ansiosi, anche tra i giovanissimi. Il cambiamento che considero positivo in questo scenario non edificante, è la maggior sensibilità di genitori e degli stessi ragazzi rispetto a queste tematiche e la caduta del pregiudizio verso il chiedere aiuto.
Il focus della terapia con i giovani è, aldilà dell’intervento su problematiche specifiche (es. studio) , è la costruzione dell’identità, attraverso i processi dell’empatia avanzata e della mentalizzazione (dare nome a pensieri, sensazioni, emozioni).
In caso di minori è importante (oltreché obbligatorio per legge) avere il consenso scritto di entrambi i genitori o tutori (salvo specifiche situazioni complesse).