Genitorialità
“Come non basta possedere un piano per saperlo suonare, allo stesso modo non ci si può considerare genitori solo perché si hanno dei figli”
M. Guarise
Non c’è giorno che la cronaca non ci riporti episodi terribili di violenze sui figli perpetrate dai genitori o commesse da minori su coetanei. C’è un grande dibattito culturale e sociale sulle fragilità dei genitori di oggi, spesso accusati di essere giovanilisti, narcisisti, incapaci. Quando dei genitori in difficoltà con i loro figli arrivano in studio, io li rinforzo sempre per la loro capacità di riconoscere di avere dei problemi e di mettersi in discussione. Specifico che non faremo nessun processo al loro operato! Anzi, cercheremo di capire quali sono i punti di forza del loro essere padri e madri e da lì partiremo per capire che cosa non funziona negli altri aspetti che, a loro avviso, sono disfunzionali. Non ci concentreremo solo sul comportamento considerato problematico del loro figlio (es. non vuole più andare a scuola) ma sul
significato in quel momento per il bambino/ragazzo e sulle eventuali reazioni dei genitori. A volte basta questo approccio.
Se questo non dovesse essere sufficiente, lavoro con i genitori nella ricostruzione delle loro esperienze di figli e su come le stesse possano essere determinanti, in senso positivo o negativo, nelle relazioni odierne.